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Il linguaggio del corpo

Scritto da Chiara Del Chiele

Quante volte vi siete chiesti cosa stessero pensando gli altri?

Quanti di voi vorrebbero avere il potere di leggere nel pensiero? 

Da oggi potrete andarci molto vicino… leggendo i gesti del corpo.

 

Il linguaggio del corpo fa parte di quella che viene definita ”comunicazione non verbale”, cioè tutto ciò che comunichiamo non usando le parole. Gli studi ci dicono che solamente il 7% della comunicazione avviene tramite le parole che pronunciamo mentre il restante 93% proviene dai gesti, i movimenti e il modo in cui si parla. Il nostro corpo trasmette in continuazione informazioni che, se decifrate, possono svelarci pensieri e stati d’animo delle altre persone, senza che queste pronuncino una sola parola. È facile nascondere i propri pensieri, ma è molto difficile, se non impossibile, far tacere il nostro corpo.

 

A quale fine è utile conoscere il linguaggio del corpo?

Esso, attraverso i gesti involontari, rappresenta il modo più diretto per comprendere meglio l’animo di chi ci circonda, e le nostre relazioni sociali. Chi non desidererebbe poter conoscere il proprio interlocutore più a fondo o essere certo che sia sincero con noi?

 

Il linguaggio del corpo può essere controllato?

Purtroppo o per fortuna, anche avendo un’approfondita conoscenza di esso e una grande padronanza del proprio corpo, ci sono gesti ed espressioni inevitabili: anche i più esperti bugiardi possono essere smascherati dal loro stesso corpo.

 

Com’è possibile decifrarlo?

Per leggere il linguaggio del corpo bisogna attenersi alla fondamentale “regola delle 3 C”: Contesto, Coerenza, Complesso.

Contesto: si possono distinguere i gesti in due tipi: necessari, compiuti per una data necessità, e volontari, compiuti per un motivo non evidente. Sono proprio questi ultimi che ci forniscono più informazioni.

Coerenza: per comprendere se il nostro interlocutore ci sta mentendo, è molto utile verificare la coerenza tra le informazioni corporee e verbali. Se avete mai visto un bambino raccontare una bugia lo avrete sicuramente smascherato a causa dei tanti gesti contraddittori, come quello di negare qualcosa annuendo con la testa. Negli adulti la situazione non è poi tanto diversa. Anche se tra i più esperti nel mentire i segnali non appariranno così evidenti, potranno comunque essere compresi.

Complesso: attenzione! Non improvvisatevi maghi… Per leggere il linguaggio del corpo è necessario considerare un insieme di gesti, non ne basta uno solo

 

Durante una conversazione sicuramente vi sarà sorto il dubbio: i miei interlocutori sono davvero interessati a ciò che sto dicendo? Probabilmente non vi sarà mai venuto in mente di guardare i piedi e la posizione dei vostri interlocutori, ma proprio grazie a questi particolari arriviamo agli indizi necessari! Infatti, il peso del corpo, come anche la direzione dei piedi, è sempre rivolto verso chi o cosa ci interessa maggiormente. 

 

Per la fretta, la distrazione e la superficialità facciamo sempre meno caso a quello che fanno le persone che ci circondano, anche se siamo di fronte ad esse; mentre basterebbe solo guardare attentamente qualcuno per delinearne la personalità. 

 

Ad esempio più spazio si occupa con il proprio corpo, più si vuole essere notati. Chiunque abbia guardato almeno una partita di calcio avrà notato la posizione dei giocatori prima di una partita. In opposizione agli esibizionisti vi sono i più timidi e riservati, facilmente riconoscibili dalle posizioni di chiusura: braccia, gambe e mani incrociate per creare una barriera tra loro stessi e chi li circonda. Fate attenzione, però, a non confondere le gambe incrociate da una donna come mezzo di seduzione: in questo caso il polpaccio premerà sul ginocchio, accentuando le curve delle gambe e rendendole più sensuali. 

Vi è mai capitato di dovervi grattare senza un motivo preciso? Sicuramente in quel momento eravate particolarmente stressati e il cervello elaborando un certo pensiero ha mandato in circolo degli ormoni che provocano prurito. È possibile inoltre capire a che livello di stress e ansia ci si trovi: nella zona maxillo-facciale stress più elevato, in quella alta del corpo molto elevato, nella zona bassa moderato.  

 

Toccarsi in viso per comunicare qualcosa… Proprio così! Ci sono tantissime informazioni da decifrare per comprendere gli altri: se il nostro interlocutore mentre parla si tocca la bocca, è come se volesse trattenere false parole, grattandosi probabilmente la zona maxillo-facciale per la forte tensione; mentre quando siamo noi a parlare, se il nostro interlocutore si tocca la bocca o le orecchie probabilmente non è convinto di ciò che diciamo. 

 

Questo è solo un assaggio di ciò che è possibile intuire dal nostro corpo. Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo. 


Chiara Dal Chiele 3C

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