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The Prestige: il sacrificio è il prezzo di un buon numero

Scritto da Giulia Fantini

«Ora state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati.»

Nei pressi della Londra ottocentesca due amici, Robert Angier e Alfred Borden, lavorano insieme come illusionisti allestendo vari spettacoli nei teatri della città. Collabora come valletta anche la moglie di Angier, Julia McCullough, che ritrova le sue idee nel pensiero progressista di Borden. Durante la messa in scena del trucco “fuga dall’acqua”, Borden stringe un nodo più complesso attorno i polsi di Julia, con il consenso di lei. Questo escamotage, pensato per catturare maggior interesse da parte del pubblico, si rivela poi una tragedia. La ragazza nel tentativo di liberarsi perde la vita, e Angier attribuisce all’amico tutta la colpa. Inizia così un’accesa rivalità tra i due, che culminerà in vera e propria ossessione per dimostrare agli spettatori di essere il migliore. 

“The Prestige”, diretto da Christopher Nolan nel 2006, ha ricevuto, oltre agli applausi della critica, due premi oscar per la miglior fotografi a e scenografi a, e incassato soltanto nel primo weekend $14.801.808 negli Stati Uniti. 

Il riferimento alla vita di Nikola Tesla, uno dei più grandi inventori di tutti i tempi, segna una svolta decisiva alla storia di Angier e Borden. Tesla, conosciuto anche come “mago dell’elettricità”, è stato uno scienziato e studioso affascinato dalla conduzione di energia elettrica, e cercò per tutta la vita di trovare una connessione tra il progresso scientifico e il mondo dello spettacolo. Nel film, le sue tesi vengono sostenute dall’invenzione della “Macchina del trasporto umano”, in grado di “teletrasportare” i corpi.

L’atmosfera drammatica che prevale nella vicenda è accompagnata dalla lenta distruzione del rapporto tra i due protagonisti, ormai troppo egoisti e assetati di successo. 


Giulia Fantini 4B

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