La verita delle notizie

Scritto da Francesca Ziccolella

Non esiste un mondo più libero e grande della piattaforma di internet. In esso si trovano milioni di informazioni con diversi contenuti. È uno dei migliori strumenti che oggi abbiamo a disposizione. Essendo, però, una rete in cui chiunque può pubblicare e far circolare dati, è difficile poter verificare l’attendibilità delle fonti.

 

A questo problema, Google ha proposto una soluzione che aiutia tutti noi a evitare di cadere nelle trappole e nelle bufale, grazie a un nuovo algoritmo che filtra le fake news e le elimina dalla circolazione.

Qualsiasi argomento si cerchi in internet, si incappa sempre in tante bugie inventate da finti blogger che ci traggono in inganno. Ma d’ora in poi, questo problema non ci sarà più, perché le false notizie verranno eliminate direttamente dal motore di ricerca. Questo algoritmo decide cosa mostrare online e, inoltre, riconosce tutti i commenti offensivi e violenti degli utenti, eliminandoli.

 

L’annuncio è stato fatto da Ben Gomes, vicepresidente dell’Engineering delle Ricerche di Google: «Abbiamo modificato i segnali presi in considerazione per fornire risultati di ricerca a chi ne effettua su Google, per aiutare a far emergere più pagine autorevoli e far retrocedere contenuti di scarsa qualità».

 

Questo strumento verrà presto applicato anche durante le elezioni in Francia, Gran Bretagna e Germania per distruggere le false notizie relative alle candidature.

 

Inoltre, è stata data più importanza agli utenti; infatti, questi possono dare un feedback e giudicare una fonte attraverso gli snippet, che sono frammenti di codice della sorgente, segnalando determinati contenuti qualora questi fossero falsi o inaccurati.

 

Anche Wikipedia, la grande enciclopedia online, ha introdotto un nuovo strumento che verifica e analizza le pagine. Questa nuova piattaforma detta Wikitribune, consente di pubblicare solo contenuti scritti da professionisti.

 

 

 

Non solo, anche Facebook, il social più utilizzato e più famoso al mondo, ha applicato la stessa strategia di Google introducendo un algoritmo, un’intelligenza artificiale, che scansiona i link condivisi online. Inoltre ha introdotto un database che contiene moltissimi link di siti non attendibili, in questo modo, quando un utente condivide una pagina appartenente a uno di questi, essa appare sulla piattaforma in modo meno visibile per ridurne la diffusione.

 

Nonostante l’esistenza di tutti questi sistemi di filtraggio, perché continuano a circolare notizie false? È lecito porsi la domanda: «È possibile che le fake news vengano diffuse da hacker esperti che riescono a superare tutte le barriere introdotte fino ad ora?». Si potrebbe pensare a una regia occulta molto potente che finanzia queste persone soprattutto quando deve indirizzare l’opinione pubblica verso uno specifico orientamento informativo.


Francesca Ziccolella

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