Per non dimenticare...

Scritto da Chiara Corrente, rappresentante del liceo Louis Pasteur

Giorgiana Masi era una studentessa del nostro liceo, Louis Pasteur, morta mentre esercitava un suo diritto... il diritto alla libertà di espressione e di manifestazione.

Quando venne uccisa, si trovava in piazza per il terzo anniversario dell’approvazione del referendum sul divorzio (iniziativa promossa dal Partito Radicale). La tensione sociale, in quel periodo e in particolare in quelle giornate, era altissima, tanto che provocò il 12 maggio 1977 la morte della studentessa durante un  sit-in: un colpo di pistola pose fine alla sua vita. A distanza di 40 anni non sono ancora stati identificati i colpevoli e probabilmente non saranno mai individuati.

 

Il Pasteur non dimentica. Ci sentiamo in dovere di commemorarla: venerdì 12 maggio 2017 abbiamo indetto un’assemblea in suo onore, con la partecipazione del fotografo Tano D’Amico, noto per aver scattato una foto che aveva acceso un grande dibattito; in quell’immagine c’era un poliziotto in borghese che impugnava una pistola.

Casi come questo non devono essere dimenticati: è essenziale continuare a ricordare, perché Giorgiana era una ragazza come tutti noi.

 

Tanti leggendo la sua storia penseranno: «Ma quel giorno non poteva rimanere a casa?». Ebbene sì, lei avrebbe potuto tranquillamente non scendere in piazza, ma quelli erano anni di grande partecipazione sociale e politica e gli studenti svolgevano un ruolo fondamentale. È grazie a quelle lotte che abbiamo assemblee di classe e d’istituto.

 

 

Giorgiana ci insegna che dobbiamo informarci e partecipare per avere coscienza dei problemi sociali di oggi; ciò che dobbiamo combattere in primis è la nostra indifferenza.


Chiara Corrente

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