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Vuoi veramente conservare i ricordi? È facile… Stampali!

Scritto da Giulia Pettini 4E

Ragazzi, parliamoci chiaro. È vero che ci troviamo nel bel mezzo dell’era digitale, ma mi chiedo: non stiamo un po’esagerando? Sentiamo il continuo bisogno di con-dividere la nostra vita con il mondo intero attraverso social, i quali sono ormai parte integrante di noi e delle nostre giornate. Ogni giorno solo su Facebook vengono caricate circa 200 milioni di fotografie, questo significa che se ne contano 6 miliardi al mese e circa 70 miliardi all’anno, e stiamo parlando di un dato risalente al 2011!

Tutti i nostri bellissimi scatti rimangono in quell’immenso Mondo Virtuale di Internet, su un profilo Instagram o Facebook, per essere mostrati, fondamentalmente, a tutti e a nessuno. Perché, invece, non li appendiamo in camera per farci strappare un sorriso ripensando a quella bellissima serata in discoteca o a quell’incredibile pomeriggio tra amici?

Fino a gli anni ’90, con le macchine fotografiche analogiche, non era possibile scattare “a manetta”, anzi, tutto il contrario! Bisognava prestare attenzione per non sprecare scatti, decidere se inserire nella macchinetta un rullino a colori o in bianco e nero. Per non parlare dell’infinita attesa prima di sviluppare le foto e per di più senza “ritocchino”! È vero, siamo fortunati perché abbiamo a portata di mano strumenti che ci permettono di fare cose che prima erano impensabili … ho però la sensazione che non scegliamo più l’istante giusto, la luce perfetta, l’attimo che vale la pena “scrivere con la luce”: quel momento che voglio ricordare invece di un altro …

 

Non molto tempo fa, ci si riuniva nel salotto per rivivere momenti passati, attraverso il profumo della carta degli album fotografici di famiglia.

Parlo di profumo, non per enfatizzare la lettura, ma perché sfogliare quelle pagine trasmette sensazioni che solo la stampa fotografica può dare. Quante volte, tornati da una vacanza, ci siamo detti: “Questa volta le stampo tutte!”, e invece tutte le foto sono rimaste nello smartphone? Lasciatemi indovinare: non poche, forse, per alcuni tutte.

Troppa nostalgia? Può darsi, ma il fatto è che dietro quelle fotografie c’era un momento di vera condivisione. Non è un caso se negli ultimi anni stiamo assistendo a un forte ritorno della fotografia analogica istantanea.

Oskar Smolokowski, CEO di Polaroid OriginalsNel, commenta così questa nuova tendenza:

“Questa crescente richiesta va ben oltre l’effetto nostalgia. Nel mondo di oggi, frenetico e digitale, un oggetto tangibile al di fuori dello schermo dello smartphone diventa un oggetto prezioso. Unico ed impossibile da riprodurre”.

La tecnologia avanza, le mode cambiano, ma siamo noi a dover custodire i nostri ricordi nel migliore dei modi. Non so voi, ma io ci proverei: vivere, emozionarsi, osservare, scattare, STAMPARE, osservare, emozionarsi, vivere.

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