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Siamo tutti polvere di stelle

Lorenzo Perot 4F

Durante l’arco della nostra vita ognuno di noi si sarà chiesto almeno una volta: Di cosa siamo fatti? Beh la risposta è abbastanza semplice, di atomi. Ma questi famosi atomi da dove vengono? Premettendo che non sappiamo come la materia si sia ritrovata in un punto quasi infinitamente piccolo, possiamo dire che siano nati dal big bang.

 

Questo fenomeno ha avuto origine circa 13.8 miliardi di anni fa e in un tempo minuscolo, qualche frazione di secondo, ha raggiunto una dimensione molto vicina a quella odierna. Comunque, durante il suo primo secondo di vita, nell’universo non c’era ancora traccia degli atomi dato che la temperatura di 100 miliardi di gradi centigradi non permetteva a protoni e neutroni di unirsi perché queste particelle si muovevano troppo veloci. Successivamente però, quando il calore iniziò a diminuire, iniziarono a generarsi i primi atomi di idrogeno, il più comune nel cosmo, e in minor quantità di elio, che si trova al secondo posto. Questo processo durò fino a che lo spazio non ebbe circa 300 secondi e la temperatura non scese a 600 milioni di gradi. La materia di quest’ultimo, al momento, era formata quasi interamente da gas leggero: idrogeno, elio e elettroni sparsi in movimento. Intorno ai 380.000 anni dall’esplosione (stessa età della radiazione cosmica di fondo), con circa 3000 °C, i nuclei dei gas, formati da neutroni e protoni, iniziarono a catturare in orbita gli elettroni ormai diventati più lenti a causa del raffreddamento dell’universo, questo diede vita agli atomi che conosciamo al giorno d’oggi.

 

Successivamente a questi eventi, la temperatura ha continuato a scendere sempre più lentamente, fino ai -270°C odierni, e ciò ha dato tempo a corpi celesti come le stelle, vere e proprie fucine del cosmo, di nascere. Infatti col tempo tutti quegli atomi di idrogeno si iniziarono a riunire in nebulose, da qui, attraverso la forza di gravità della loro massa, si raggrupparono sempre di più e sempre più vicini fino a raggiungere numeri esorbitanti e finire per essere schiacciati dalla loro stessa massa. Tale pressione aumenta la temperatura nel nucleo e spinge le sostanze al suo interno a muoversi talmente veloce da scontrarsi e formare nuovi elementi, creando la luce che vediamo e quindi accendendo una stella. Dall’idrogeno si crea l’elio, dall’elio il carbonio, poi il neon, poi l’ossigeno, poi il silicio e infine il ferro. Quando una stella raggiunge la fusione del ferro è arrivata al termine della sua vita e si spegnerà rilasciando nell’universo gli atomi che ha prodotto nell’arco della sua esistenza. E noi, essendo fatti prevalentemente di carbonio, siamo quindi polvere di stelle e dobbiamo a loro la nostra stessa vita. Tutti gli altri elementi invece si creano solamente dalle supernove.

 

Facciamo l’esempio del nostro sole: è nato circa 5 miliardi di anni fa da una nebulosa creata dalla morte di altre stelle. L’idrogeno di cui era composto si è riavvicinato sempre più fino a creare una stella di 695.000km di raggio che ha iniziato a fondere atomi. Dopodiché, intorno, altre parti della nebulosa, solitamente elementi più pesanti, hanno dato vita ai pianeti tra cui il nostro mondo. Tutto ciò è durato fino a oggi, ma non continuerà per sempre. Tra circa un miliardo di anni terminerà sia l’idrogeno che l’elio e il sole sarà costretto a espandersi per riuscire a sopravvivere, aumentando la sua temperatura interna. Perciò probabilmente inghiottirà tutto quello che gli ruota attorno fino alla Terra e nel caso non succedesse farebbe diventare il pianeta caldo come Venere. Arrivato al capolinea, una volta iniziata la creazione di un nucleo ferroso, non riuscirà più a diventare grande abbastanza e finirà per perdere tutti i suoi strati esterni e collassare su se stesso.

 

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