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Sintesi del documento presentato alla Consigliera Zotta

Scritto da Giulia D'Orio 5A

Sempre più spesso noi studenti dobbiamo fare i conti con scuole che crollano, con aule o laboratori inagibili, con infiltrazioni e scuole non a norma. Tutto ciò è inaccettabile, la scuola deve necessariamente essere un luogo sicuro, dove gli studenti non siano messi a rischio ma anzi protetti. Sono di fatto emersi problemi di edilizia comuni a moltissimi istituti della nostra città, sia nelle scuole di periferia che in quelle del centro. Si tratta infatti di problemi condivisi da tutte le scuole ed è per questo che noi studenti insieme dobbiamo fare luce sulla questione e lavorare uniti e coesi.

Gli studenti di molte scuole della capitale hanno messo in evidenzia i principali problemi edilizi che presentano le loro strutture. Ognuno ha presentato le problematiche relative alla propria struttura, realizzando una lista di tutti i problemi riscontrati. Di seguito gli studenti che hanno contribuito con la descrizione della struttura della propria scuola:

I.T.I.S. Pascal

Liceo Lucrezio Caro

I.I.S Evangelista Torricelli

Liceo Pasteur

Liceo Seneca

I.I.S. Einstein-Bachelet

Virgilio

Liceo Tacito

Liceo Pico Albertelli

 

Tra i problemi più gravi che sono stati messi in luce troviamo quello delle infiltrazioni di acqua segnalate dal Pascal, dal liceo Pasteur e dal liceo Virgilio, il quale il 7 ottobre ha addirittura subito il crollo di una porzione del tetto proprio a causa delle infiltrazioni nelle travi portanti.

Altrettanto preoccupanti in materia di sicurezza sono le situazioni degli istituti Seneca, Bachelet-Einstein, Tacito, Albertelli e, di nuovo, Pasteur. In queste scuole, infatti, le norme di sicurezza che tutti gli edifici dovrebbero rispettare, non lo sono, parzialmente o completamente, sia in termini strutturali che di emergenza antincendio e antisismica.

 

Problemi meno gravi, ma che forse causano i maggiori disagi agli studenti sono invece comuni alla maggior parte delle scuole: le serrande e le finestre sono rotte e pericolanti e costringono gli studenti al buio e all'aria viziata; i bagni sono mal funzionanti e spesso rimangono chiusi; l'impianto di riscaldamento non è sempre attivo o non è abbastanza potente; la corrente elettrica salta o l'acqua corrente non riesce a raggiungere tutti i bagni. Tutti i casi citati sono più o meno presenti nelle scuole della capitale compreso il liceo Lucrezio Caro e la nostra scuola.

I problemi venuti alla luce sono moltissimi e di vario genere, ma quello che più di tutto preme a noi studenti è di poter avere la garanzia che queste situazioni non solo vengano risolte al più presto, ma anche e soprattutto prevenute. Tutto ciò implica che i fondi per la manutenzione della struttura scolastica vengano sempre inviati agli istituiti in tempo e non, come purtroppo accade, con grande ritardo.

Chiediamo, infine, che gli studenti siano sempre messi al corrente della situazione edilizia della propria scuola e dei relativi controlli in termini di sicurezza e agibilità, solo in questo modo possiamo lavorare attivamente per la messa in sicurezza delle nostre scuole.

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