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Alternanza Alternativa

Alternanza scuola-lavoro: c’è chi la considera un’attività formativa, chi una perdita di tempo. Noi, 10 studenti del Torricelli, abbiamo avuto l’opportunità di vivere questa esperienza all’estero, grazie al progetto C.H.A.GALL.: finalmente Erasmus, incontra l’alternanza scuola-lavoro.

 

L’Erasmus è un progetto europeo che dà la possibilità agli studenti, in base a meritocrazia, di studiare in altri paesi. Per uno studente è il primo momento della sua vita in cui si trova davanti a situazioni completamente nuove, avendo peraltro il vincolo della lingua. Partecipando ad Erasmus, lo studente incentiva il bagaglio culturale, non solo dal punto di vista linguistico, ma anche interagendo con culture diverse dalla sua che donano un’apertura mentale incancellabile.

 

Dal 5 al 26 novembre abbiamo vissuto un’esperienza di questo tipo, partendo per Plymouth (Inghilterra) insieme a dieci studenti del Liceo Orazio di Roma, per seguire un corso incentrato sulla figura dell’Art Gallery Manager. L’obiettivo del progetto è stato di creare un prototipo di compagnia organizzatrice di mostre d’arte e apprendere tutte le conoscenze legate ad essa.

 

All’inizio delle tre settimane siamo stati divisi in due gruppi di dieci alunni, ognuno dei quali sarebbe diventato una vera e propria compagnia! È così infatti che sono nate SUBUMBRARTS e MUSECORE.

 

L’intera realizzazione è stata naturalmente seguita da docenti che, ogni mattina, svolgevano le proprie lezioni riguardanti marketing, management, sponsorship e tutti gli aspetti che una compagnia deve curare.

 

Accanto alle indicazioni del docente ci è stata lasciata ampia autonomia organizzativa: scelta delle gerarchie interne, piani attuativi e logistica, ma anche, parlando di ambiti meno tecnici, gli ideali sui quali l’intero lavoro si sarebbe basato. Sin da subito, sono stati definiti i ruoli e i compiti che ciascun partecipante doveva adempiere: c’erano pertanto curatori dell’aspetto economico, responsabili della grafica e del design, esperti di tecnologia e molto altro. Il lavoro di gruppo è stato fondamentale, la coesione e la disponibilità di tutti è stata essenziale e anche la coordinazione è stata un aspetto importante poiché, come abbiamo appreso, è necessaria la puntualità di tutti per compiere un progetto.

 

Una volta rifinita l’organizzazione della compagnia in tutti i dettagli, ad esempio logo, slogan, website e social media, è stato il momento di organizzare la nostra prima mostra d’arte in quel piccolo lasso di tempo che avevamo a disposizione. Anche se questa non è stata una mostra reale, ma solo una simulazione, abbiamo comunque svolto le attività necessarie alla sua buona riuscita.

 

Una volta selezionato il tema sul quale basare la mostra, è iniziato il vero lavoro. C’è stato chi si è occupato di selezionare le opere da presentare e ha contattato gli artisti; la componente economica ha lavorato al fine di procurarsi gli sponsor contattandoli realmente, e di effettuare previsioni di mercato; e, infine, il settore della grafica si è occupato del design di tutte le strumentazioni pubblicitarie e non, riguardanti la mostra, come ticket, poster e volantini.

 

Anche se il lavoro è stato duro siamo riusciti a rispettare la scadenza, talvolta anche rimanendo a scuola più del dovuto, e a esporre il nostro prodotto nella presentazione finale davanti a una commissione.

 

Oltre al lavoro, abbiamo anche avuto tempo di divertirci e conoscere meglio la terra che ci ha ospitati. Dapprima abbiamo conosciuto Plymouth, siamo stati in cittadine caratteristiche come St. Ives ed Exeter, abbiamo visitato mostre di arte moderna in linea con il tema del nostro progetto, da cui poi abbiamo preso ispirazione, e abbiamo raggiunto suggestivi luoghi come l’Eden Project e le scogliere di Tintagel.

 

Quello che ci rimane di questa esperienza è sicuramente l’enorme cultura che abbiamo guadagnato e le competenze che un giorno potranno servirci in ambito lavorativo, ma oltre a questo, il viaggio ci ha fatto conoscere persone meravigliose e ci ha fatto capire che valori come l’altruismo, la disponibilità e l’amicizia siano fondamentali nel lavoro di gruppo.

 

Il rapporto che si è instaurato tra noi studenti, le famiglie ospitanti e i docenti, è stato molto forte, facendoci sentire come a casa, e ha sicuramente reso queste tre settimane un’esperienza meravigliosa.

Scritto da Marco Maiorana 4D

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