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La leggenda di Babbo Natale e della Befana

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito parlare di Babbo Natale, un uomo dalla barba bianca che, nella notte di Natale, porta doni a tutti i bambini con il suo vestito rosso e la sua slitta trainata da renne volanti. Ma come è nata veramente questa leggenda?

 

La figura di Babbo Natale è ispirata a San Nicola, definito il protettore di donne e bambini. È un vescovo cristiano vissuto nel IV secolo, considerato il protettore dei bambini perchè, per diffondere il cristianesimo tra i bambini, portava loro dei doni. San Nicola è una figura descritta da Dante nel XX canto del Purgatorio come un uomo buono che si è commosso nel vedere che tre donne non potevano sposarsi a causa della mancanza di denaro. Le tre sorelle venivano da una famiglia povera e il padre non poteva pagare la dote, quindi le donne sarebbero state costrette a prostituirsi. Il santo per tre notti portò loro un sacco pieno di monete, salvando così le ragazze dalla prostituzione.

 

La festa di San Nicola, inizialmente, era il 6 dicembre e i doni ai bambini venivano portati nella notte tra il 5 e il 6 dicembre (data della sua morte). La festa si diffuse rapidamente in tutta l’Europa. Al santo vennero attribuite caratteristiche tipiche di divinità pagane. Durante il periodo della Riforma protestante, venne abolito il culto dei santi e così la festa fu spostata al 25 dicembre, affiancandosi alla figura di Gesù Bambino. Per continuare a commemorare il santo, in alcuni paesi del nord Europa, la festa di San Nicola viene festeggiata ancora il 6 dicembre, scambiandosi doni.

 

Con le immigrazioni nel Nuovo Mondo, gli olandesi portarono con sè la leggenda di San Nicola, diffondendo il nome di “Sinterklaas”. In America però la festa del Natale non era celebrata ed era ritenuta una festa pagana, dedicata al consumo di alcool.

 

La figura di San Nicola fu ripresa da alcuni scrittori dell'Ottocento. Scrissero libri narrando di un uomo che, durante la notte, volava sulla sua slitta guidata da otto renne magiche e che, calandosi dai camini, portava i regali ai bambini che si erano comportati bene durante tutto l'anno. In questi libri nacque il nome di Santa Claus che riprende il nome olandese di San Nicola. Grazie alle illustrazioni di Thomas Nast è nata la figura di Santa Claus come la conosciamo noi. Fu il primo a rappresentare un uomo robusto con barba e capelli bianchi che porta un vestito rosso con i bordi bianchi a rappresentare la neve. Babbo Natale, infatti, è un personaggio che rappresenta anche l'inverno portando doni ai bambini il 25 dicembre. Per questa ragione, secondo la tradizione, Babbo Natale vive al Polo Nord dove, con la sua fabbrica e aiutato dagli elfi, produce tutti i regali che poi distribuisce ai bambini del mondo. Alcune tradizioni collocano la sua casa in Lapponia, altre in Groenlandia, ma, in qualsiasi caso, la dimora non è visibile se non a Babbo Natale e ai suoi aiutanti in modo tale da poter lavorare indisturbato per tutto l'anno.

 

Babbo Natale esiste perché incarna la magia del Natale ed è un segno di positività e speranza per i bambini.

 

L'Epifania è una festa celebrata il 6 gennaio. In questo giorno, secondo la tradizione, la Befana fa visita a tutti i bambini portando loro i dolcetti. La figura della Befana ha origini pagane dato che, secondo la cultura romana, la notte in cui si celebrava la morte e la rinascita della natura, una figura di donna volava sui campi coltivati portando fertilità. Nel Medioevo, la Befana era affiancata alla strega e quindi vista come una figura demoniaca che venne perseguitata.

 

Secondo la tradizione cristiana, invece, in questo giorno i Re Magi vanno a fare visita a Gesu bambino. I Re Magi, durante il viaggio guidato dalla stella cometa, si erano fermati per chiedere indicazioni ad una signora anziana per arrivare a Betlemme. I Magi le avevano chiesto di andare con loro, ma la donna aveva rifiutato. Poco dopo, si era pentita ma era ormai troppo tardi per andare con i Magi, quindi decise di andare a cercare Gesù da sola e per il viaggio aveva portato molti dolcetti. Andando verso Betlemme, la donna si era fermata in tutte le case e aveva regalato dei dolcetti a tutti i bambini, sperando che uno di quelli fosse Gesù.

 

La Befana viene rappresentata dalla tradizione romana come una donna anziana che vola sulla sua scopa, perchè la vecchiaia rappresenta il vecchio anno che se ne va, mentre la scopa rappresenta la purificazione in vista della nuova stagione. Questa donna passa nella notte tra il 5 e il 6 gennaio nelle case di tutti i bambini portando loro doni. Ai bambini che si sono comportati bene porta dei dolcetti che mette nelle calze lasciate dai piccoli. Ai bambini che si comportano male, invece, porta il carbone.

 

Scritto da Ester Perlini 4A

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