· 

La squadra che preferì morire piuttosto che perdere

La “partita assoluta”, quella che deciderà tutto, non è l’espressione di un’utopia irraggiungibile. Ha avuto luogo durante la seconda guerra mondiale tra una squadra dell’esercito nazista e La Start.

 

Trusevich, Sviridovskiy, Korotkikh, Klimenko, Tyutchev, Putistin, Kuzmenko, Balakin, Goncharenko, Sucharev e Melnik. La maggior parte di voi non conoscerà questi nomi, eppure sono dei giocatori di una delle più forti squadre del tempo. Ma di dov’è questa squadra? Russia? Jugoslavia? Comunque dell’Europa orientale… potrebbe essere dell’Ucraina? Sì, Ucraina!  Fu protagonista di una delle partite che hanno lasciato il segno nel calcio. Tutto ha inizio a Kiev, nella primavera del 1942, quando era occupata dai nazisti, dove un signore di nome Josif Kordik, panettiere, fulmina il volto di uno dei giocatori della Dynamo Kiev, il portiere Nicolaj Trusevich. Ma tornando un passo indietro, c’è da dire che Kordik, di origine tedesca, era riuscito a ottenere dei privilegi come non lavorare nei campi nazisti. Kordik era ormai di casa nel comando nazista ed era riuscito ad entrare in buoni rapporti con alcuni kamaranden. Era un tifoso sfegatato della Dynamo Kiev! Ora immaginate: siete in un’Italia occupata da un’altra nazione che ha ridotto il vostro paese a uno straccio e, per caso, incontrate il vostro idolo, che ne so Totti, Maldini, Messi, Ronaldo o qualunque altro giocatore, che da in forze come era, si ritrova emaciato, sporco e ridotto in conduzioni pietose; che fate? Kordik offrì aiuto a Trusevich e lo accolse nella sua panetteria. Ogni tanto ne approfittò per chiedere informazioni riguardo gli schemi della Dynamo Kiev e il portiere rispose senza farsi troppi problemi. Dopo un po’, Kordik iniziò a pensare che se aveva salvato un uomo poteva salvarne anche altri e così riesce a salvarne abbastanza da formare una squadra di calcio: 8 della Dynamo e 3 della Lokomotiv Kiev. Kordik li mise in una formazione e, visto che i nazisti avevano sciolto le società preesistenti, fonda La Start F.C.ù

 

A quel tempo, l’idea di creare una squadra di calcio era fuori dalle esigenze principali della popolazione, ma di lì a poco viene organizzato un mini campionato, approvato dai tedeschi. Al campionato si iscrivono 6 squadre formate da soldati tedeschi, ungheresi, romeni, una dai collaborazionisti (ucraini) della Rukh e La Start. Fate conto che le altre squadre non erano abituate a giocare e l’unica cosa che sapevano fare perfettamente era il saluto nazista. Seppur ridotti male, i giocatori della Start trattano la palla come la loro fidanzata, la portano a spasso come un bebè nella sua carrozzina, scorrevole e fluida come l’acqua di un fiume. La prima partita viene giocata contro i collaborazionisti della Rukh. La Start vince per 7 a 2.

 

I giocatori in casacca rossa della squadra dei fornaretti di Kordik sono comunisti e non nascondono la loro avversione verso i nazisti. La Start, vincendo, non offre buona pubblicità ai nazisti, perciò le future partite furono giocate non nello stadio centrale, ma in un altro, più piccolo e periferico. La formazione dei fornaretti rossi colleziona 7 vittorie su 7 partite, totalizzando 43 reti! La Rukh non gioca come la Start, infatti, la cosa più eccitante che poteva capitare durante le loro partite, era sbadigliare. Quello che riesce più che bene ai collaborazionisti è perdere contro la formazione più forte tra le squadre tedesche. Il 6 agosto 1942, si svolse il big match del campionato Flakelf contro la Start, nonostante i pronostici la partita finì per 5 a 1 per i giocatori con la casacca rossa. Il giorno dopo, i giocatori di Kordik vennero a sapere che la Flakelf voleva rifarsi con la scusa di giocare un match di ritorno anticipato. Gli ucraini accettarono. Prima di entrare in campo, un ufficiale entrò negli spogliatoi, ricordando di eseguire il saluto nazista e consigliando di perdere la partita. Appena entrati in campo, i rossi, invece di salutare come ricordato, urlarono “Fitzcult”, viva lo sport! La partita iniziò con un pressing dei tedeschi, più forti fisicamente e con l’arbitro a loro favore, contro i giocatori della Start tutt’altro che sani. Dopo molti falli commessi e non fischiati, i tedeschi segnarono con un fuorigioco grande quanto il Tavoliere delle Puglie. Con il gol della Flakelf, la reazione della Start fu impressionante, infatti, dopo 20 minuti segnarono 3 gol. Finì il primo tempo 3 a 1 per La Start. Negli spogliatoi, gli ucraini ricevettero visita da un altro ufficiale che avvertì i rossi che se avessero vinto le conseguenze sarebbero state terribili. Le parole dell’ufficiale fecero effetto e i tedeschi segnarono 2 reti. La Start reagì da grande squadra, segnando altri 2 gol, ma la sesta rete fu la più eclatante…Quella non segnata! Klimenko, come Maradona contro l’Inghilterra, saltò metà squadra avversaria compreso il portiere e, invece di tirare, fermò la palla sulla riga di porta per poi girarsi e calciarla verso il centrocampo, uno sfregio bello e buono! Dopo la partita vinta dai rossi la rappresaglia non arrivò immediatamente, anzi, la settimana dopo La Start ebbe l’occasione di ribattere la Rukh, 8-0.

 

Però il tempo era finito e alcuni ufficiali della Gestapo in Borghese catturarono gli 8 giocatori della Dynamo che furono vittime del massacro nazista. Il grande allenatore del Liverpool, Bill Shankly una volta disse “Il calcio non è questione di vita o di morte, è molto di più”. Forse si riferiva agli eroi della Start, ma comunque questa squadra ha segnato la storia del calcio!

Scritto da Jacopo Cianci 1C

Scrivi commento

Commenti: 0