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Primavalle sotto shock

UNA BANDA TERRORIZZA IL QUARTIERE

Nel quartiere romano di Primavalle, tra il 14 novembre e il 6 dicembre sono stati messi in atto, da un gruppo di delinquenti, oltre venti atti vandalici tra furti, danneggiamenti, aggressioni, rapine, lesioni e violenze private. Con un’accurata indagine le forze dell’ordine sono riuscite a ricostruire le loro incursioni.

 

Tra il 14 e il 21 novembre in Via Federico Borromeo sono state attaccate le linee autobus del 46 e del 907 con lanci di sassi, di bottiglie e di arnesi come martelli. Inoltre questi delinquenti si sono infiltrati in una scuola di Primavalle e hanno deteriorato cattedre, armadietti e rubato alcuni estintori, costringendo l’istituto a chiudere per alcuni giorni.

 

Tra il 26 novembre e il 6 dicembre hanno messo in atto delle rapine in alcuni negozi alimentari, centri commerciali, danneggiato automobili e autobus, e sono arrivati perfino ad aggredire un quattordicenne con minacce e percosse. Per fortuna grazie ai video di sicurezza i membri di questa gang sono stati identificati e denunciati. Quel che è più triste è che questi atti vandalici sono stati messi in atto da ragazzi molto giovani, un sedicenne, due quindicenni e un quattordicenne, insomma nostri coetanei, che hanno già scelto la via verso la delinquenza. Purtroppo non è la prima volta che accadono fatti simili nei quartieri di Roma, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima, perché ci sono molte zone della città senza controlli, dove le forze dell’ordine scarseggiano, e quindi ragazzi come loro hanno il via libera per compiere atti violenti. È ovvio che tutto ciò non dovrebbe accadere. Non è possibile che le persone civili, residenti nei quartieri come Primavalle, debbano avere paura di passeggiare per la strada o di prendere un autobus, che non abbiano la sicurezza di compiere queste semplici azioni quotidiane senza essere aggrediti da vandali! Lo stato da parte sua si dovrebbe impegnare nel mettere a disposizione mezzi per le forze dell’ordine, ma soprattutto si dovrebbe eliminare il problema alla radice, cercando di educare i ragazzi fin da piccoli all’onestà, alla non-violenza e al rispetto verso il prossimo.

Scritto da Caterina Maggiore 1B

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