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Wilt the "Stilt

Nell’NBA vengono considerati i giocatori più “forti”, quelli che infrangono record cestistici grazie soprattutto alle loro prestanze fisiche quasi innaturali, come ad esempio Lebron James, Giannis Antekoumpo, Kevin Durant, Russel Westbrook.  Naturalmente, c’è sempre qualcuno che ha aperto la strada e in questo caso è stato Wilt Chamberlain. 

Wilton Norman Chamberlain, detto Wilt, nasce a Philadelphia il 21 agosto 1936. A 10 anni raggiunge 1.80m di altezza, ma, diversamente dalle altre persone, più cresceva più diventava coordinato. Arrivato alle high school, eccelleva in qualsiasi sport, soprattutto nell’atletica, vincendo molti tornei studenteschi. Dato questo talento, doveva scegliere uno sport che l’avrebbe dovuto mantenere finanziariamente e optò per il basket. A 23 anni giocava in NBA era alto 2.16 m e aveva una media di 50 punti e 25 rimbalzi a partita. Numeri straordinari, tanto che dovettero inventare una nuova regola apposta per lui: “l’interferenza” (visto che riusciva quasi a toccare lo spigolo del tabellone saltando per stoppare la palla). Rispetto al suo palmarès individuale, quasi 50 premi, ha vinto solo due titoli NBA. Questo perché negli anni 60-70 la squadra avversaria dei Boston Celtics era molto più forte, ma la sua popolarità è dovuta principalmente agli incredibili 100 punti fatti in una partita ufficiale NBA. Parlando di record, scrive nella sua biografia “Visto dall'alto” di aver avuto più di 20 000 donne! Era considerato, per il suo talento in tutto quello che faceva, come un semidio. È  un peccato che non vi siano molte riprese delle partite giocate da Wilt, soprattutto della partita dei 100 punti di cui abbiamo come documento solo il referto a fine match. Muore l’onnipotente Chamberlain all’età di 63 anni per un arresto cardiaco. Il fenomeno Chamberlain, però, può essere analizzato sotto due punti di vista differenti: può dare una svolta considerevole al mondo dello spettacolo quindi portare il basket a un livello più alto dove non ti emozioni solo per la singola vincita o partita giocata punto a punto, ma anche per le giocate sovrannaturali individuali di un cestista; ma può diventare un problema per i più piccoli, infatti inizia a essere più importante per il bambino segnare molti punti che vincere, giocando insieme alla propria squadra. La colpa di ciò è sia degli allenatori, ma soprattutto dei genitori, che molte volte entrano violentemente nella vita sportiva dei ragazzi fin da piccoli, incitandoli eccessivamente.  Oltre a questo è un peccato che non vi siano molte riprese delle partite giocate da Wilt, soprattutto della partita dei 100 punti di cui abbiamo come documento solo il referto a fine match. Muore l’onnipotente Chamberlain all’età di 63 anni per un arresto cardiaco.

Scritto da Andrea di Maria 4F

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