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Come ha origine il Carnevale?

Il carnevale è una festa tradizionale cristiana di tanti paesi. Questa festa inizialmente era la celebrazione della fecondità della terra dato che si avvicinava il periodo delle coltivazioni. Ha origine da riti pagani antichi greci e romani come ad esempio le festività dionisiache greche e saturnali romane celebrate in onore del nuovo anno. Queste erano caratterizzate da un'evasione dalla realtà infatti c'era un rovesciamento degli ordini sociali e quindi un rovesciamento dell’ordine.  

Nel Medioevo divenne un periodo di divertimento con feste e balli dedicati alle divinità della terra e mangiate, dove c'era una sospensione delle regole morali e i ruoli sociali potevano invertirsi grazie all'uso delle maschere riprese dal teatro che utilizzava i tipi fissi. In questo periodo nascono gli scherzi da prete, cioè scherzi organizzati per i fedeli per rallegrare l'umore prima della quaresima. Da queste ricorrenze venne coniata la frase “semel in anno licet insanire” che significa: una volta l'anno è lecito fare follie. 

Nel Rinascimento il carnevale viene festeggiato dai signori con la creazione di carri allegorici che rappresentavano storie della Bibbia e leggende. Questi carri vennero utilizzato da questi anche per fare propaganda politica e culturale.  

Il termine carnevale deriva dal latino carnem levare ed è un'espressione per indicare il banchetto che si teneva l’ultimo giorno prima della quaresima. Il carnevale, infatti è una festa che comincia da dopo l'epifania fino al martedì prima dell'inizio della quaresima chiamato martedì grasso, il culmine della festa. In alcune zone d'Italia, come in Lombardia e a Milano, viene seguito il rito ambrosiano secondo il quale la quaresima comincia dalla domenica successiva al martedì grasso, in modo tale da far durare la festa quattro giorni in più rispetto al resto d’Italia.  

Nel nostro paese ci sono diverse tradizioni in diverse città e il carnevale è celebrato in diversi modi. In ognuna di queste sono presenti sfilate in maschera con dei carri e personaggi tipici della tradizione, a seconda del territorio. Uno dei posti più famosi per il carnevale è Venezia considerato unico per le sue particolarità. Una delle sue caratteristiche è la presenza di maschere diverse ed elaborate, nate per eliminare forme di appartenenza sociale, sessuale o religiosa. Durante la festa ci sono party in maschera nei palazzi veneziani e molte attrazioni, tra cui il Volo dell'Angelo che prevede che un artista, legato ad un cavo, scenda da una corda dal campanile di San Marco al Palazzo Ducale. 

Un'altra città famosa per il suo carnevale è la città di Ivrea, nella quale si svolge la Battaglia delle arance. Questa tradizione ricorda la guerra civile scoppiata tra le truppe popolari e quelle reali di Raineri. Per tre giorni si esibisce un corteo per tutta la città con carri, maschere e bande musicali. 

In Toscana è conosciuto il carnevale a Viareggio, dove la festa è nata come una protesta dei borghesi contro il pagamento delle tasse troppo alte. Anche il corteo con i carri e I diversi personaggi, è caratterizzato da una critica o una presa in giro alla politica. 

Le maschere sono la caratteristica fondamentale del carnevale, rendono possibile il gioco dei ruoli e aiutano a rendere l'atmosfera della festa più giocosa e allegra. Le maschere sono nate a Venezia nel tredicesimo secolo e le più importanti italiane sono:

• Arlecchino: è una maschera nata a Bergamo nel 1550 rappresentata nel teatro come un servo apparentemente sciocco ma dotato di buon senso. Arlecchino è il simbolo di chi si adatta a qualsiasi situazione per ottenere vantaggi. Il suo costume è caratterizzato da un grande cappello, una maschera nera e un vestito bianco con tanti rombi colorati. Secondo la leggenda, Arlecchino era un bambino polvero che, non potendosi comprare un costume, si fa dare dei pezzi di stoffa avanzati da altri costumi creando il suo. 

• Pulcinella: è la maschera più antica del paese perché è nata nel '500 con la Commedia dell'Arte e risale alla cultura napoletana. Questo personaggio personificazione le virtù e I vizi dei borghesi e si adatta ad ogni ruolo per le sue svariate caratteristiche. Secondo la tradizione, Pulcinella è un imbroglione pigro disposto a tutto che inoltre non sa mantenere I segreti. 

• Colombina: è una maschera nata a Venezia ed è l'unica maschera femmina tra le più conosciute. La donna è vivace, bugiarda e furba, che riesce a far cadere gli uomini nei suoi tranelli ingannandoli. Colombina è molto affezionata alla sua signora Rosaura e fa imbrogli pur di renderla felice. 

• Pierrot: è una maschera che nasce in Italia a fine ‘500 e il nome è un francesismo che deriva da “Pedrolino”. 

• Rugantino: è una maschera che risale alla tradizione del teatro popolare romanesco. Un tratto caratteristico del suo carattere è il provocare. Inizialmente il personaggio è vestito con l'uniforme da gendarme e successivamente, per pigrizia, viene rappresentato con i panni da civile.

Ester Perlini 4A

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