Se non sapete cosa rispondere a una qualsiasi domanda e non volete fare scena muta, dire semplicemente “42” vi risolverà i problemi.
Questo lo dice Douglas Adams nel suo libro “Guida Galattica per Autostoppisti”, infatti “42” sarebbe la risposta alla domanda sull’Universo, la Vita e Tutto Quanto e per trovarla una popolazione aliena ha dovuto costruire un supercomputer che ha impiegato migliaia di anni per elaborare la risposta.
Questi alieni, nell'opera di Adams, capirono che quello che serviva realmente era porsi la giusta domanda. Così costruirono un altro computer, il pianeta Terra, in cui, all’interno del cervello degli umani, ci sarebbe stata la fatidica domanda.
Ma, in un giorno di sole, una razza aliena è arrivata sulla Terra e l’ha distrutta completamente facendo felici alcuni filosofi di altri pianeti.
Ovviamente, secondo il punto di vista di Adams, la filosofia sopravvive solo grazie alle domande esistenziali cui nessuno può realmente dare una risposta, mentre l’esistenza della scienza è fatta apposta per sfatare questo mito e trovare tutti gli altri “perché” che esistono in natura.
Il mondo proposto da Adams è futuristico ma anche alquanto surreale. Infatti, la scienza non può dimostrare cosa c’è dopo la morte o prima della nascita dell’universo poiché sono domande che vanno oltre la fisica. La filosofia (nel senso di metafisica) serve proprio a dare risposte non oggettive e fisse per ognuno, ma personali in cui individui diversi possono ritrovarvisi o meno, a seconda della propria inclinazione morale.
L’uomo, per sua necessità naturale, si è sempre posto interrogativi su tutto ciò che lo circondava e,grazie a ciò, è riuscito a sopravvivere, evolversi e a capire la grande macchina dell’universo; per questo non si deve fermare davanti a domande metafisiche ma deve continuare a raggiungere nuove e grandiose scoperte, con la consapevolezza però, che ci sono dei limiti, anche se ancora lontani, su cui non bisogna soffermarsi troppo.
Scritto da Andrea Di Maria 4F
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