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Come fanno alcuni animali ad essere così grandi

Esiste un limite a quanto possono crescere?

Per rispondere alla prima domanda prendiamo come esempio le balene: esse possono raggiungere la lunghezza di 25 metri! In generale, la maggior parte dei cetacei può raggiungere dimensioni considerevoli.

 

Una motivazione valida potrebbe essere che gli animali marini non devono sostenere il loro peso con le zampe, dato che si trovano in ambiente acquatico. Ci sono però anche alcuni fattori che invece limitano l’ingrandimento di questi animali, ad esempio il fatto che in acqua la dispersione di calore e il fabbisogno energetico sono maggiori.

 

Per spiegare come fanno alcuni animali a essere così grandi bisogna avere a disposizione l’albero genealogico delle varie specie di mammiferi (cioè gli animali mediamente più grandi del mondo) che consideri sia specie estinte che non estinte.

Si osserva, infatti, che i mammiferi terrestri, una volta presa la via dell'acqua, si sono evoluti rapidamente verso una nuova massa corporea, convergendo tutti verso un peso di circa 450 Kg di media.

Questo dato ci porta a riflettere su almeno un paio di fattori contrastanti legati all’aumento di massa di un individuo: il primo è che in ambiente acquatico una massa maggiore corrisponde a una dispersione di calore minore, l’altro è che una massa maggiore richiede una quantità di cibo maggiore.

Questi due fattori contrastanti fanno in modo che la massa delle specie analizzate rimangano costanti.

Ma, allora, per quale motivo alcune balene arrivano a pesare anche 140 tonnellate? Esse sono un'eccezione. Infatti, filtrando l'acqua attraverso i fanoni, hanno trovato un modo per ottenere il nutrimento necessario a mantenere la propria massa corporea. Lo stesso discorso può essere applicato a molte altre specie, come ad esempio gli elefanti. Questi ultimi passano la maggior parte della giornata a mangiare e sono in continua migrazione per poter avere sempre a disposizione una grande quantità di cibo.

 

La natura, però, impone altri limiti alla crescita degli animali.

Il primo limite è che la massa totale del corpo e il volume dei tessuti muscolari e organici non aumentano in modo proporzionale: questo significa, ad esempio, che i muscoli di un’esemplare troppo grande non sarebbero in grado di sopportare il suo stesso peso e che il suo cuore sarebbe troppo piccolo per il suo corpo; ciò porterebbe a una pressione sanguigna molto bassa e generali squilibri biomeccanici (quindi l'esemplare sarebbe troppo debole).

Altro limite è la velocità di reazione del cervello. Infatti, a causa dell’ingrandimento volumetrico, anche le distanze tra i neuroni aumentano: ciò provocherebbe un aumento nei tempi di percezione e reazione agli stimoli, i quali viaggiano solamente alla massima velocità di circa 120 m/s (in sostanza riflessi più lenti).

 

Possiamo affermare con relativa certezza che avere a disposizione una grande quantità di cibo comporti una crescita sia in termini volumetrici che di massa di una specie (nel corso dei secoli), ma questa crescita è limitata da alcuni ostacoli naturali e genetici che difficilmente possono essere aggirati.

 

Alla luce di quanto detto, alcune specie hanno più possibilità di aumentare le proprie dimensioni nel corso del tempo, rimanendo sempre entro i limiti imposti dalla natura.

Emiliano Nebbia 3C

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