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Funzione crescente

Il rap italiano inizia a pedalare

Quante volte gli artisti italiani dicono di ispirarsi a musicisti stranieri? E quante volte vengono accusati di copiarli e (negli ultimi due anni) per questo vengono criticati? 

Ma se, finalmente, fossimo arrivati in un punto di svolta? 

Stiamo assistendo ad una vera propria rivoluzione del rap italiano.

Gli artisti della nostra penisola scelgono sempre più spesso di intraprendere collaborazioni fuori dall’Italia. Infatti, nei loro progetti, notiamo sempre di più la presenza di nomi internazionali.

Questo non fa altro che giovare ai rapper dello stivale che, non staranno di certo collaborando con i loro idoli, ma sicuramente starà contribuendo chi è davvero apprezzato sia all’estero che in Italia

I nomi che spiccano, neanche a dirlo, sono quelli di Sfera Ebbasta ed Emis Killa.

Sfera è quello che più di tutti sta sfruttando la sua influenza mediatica per accaparrarsi feat stranieri con artisti del calibro di Quavo, Lil Baby, Moneybagg yo e Rich the Kid che stanno riscuotendo un successo davvero notevole sia negli Stati Uniti che in Italia.

Ma il rapper di Cinisello, di certo, non si fermerà qui; non solo per affermare la propria supremazia nel suo campo nel territorio italiano, ma perché piano piano si sta facendo spazio anche in ambito internazionale.

Non ci sono solo casi in cui sono gli italiani a richiedere i feat a stranieri, ma può succedere che le richieste possano arrivare anche da fuori, come successo ad Emis Killa nella sua sorprendente collaborazione con 6ix9ine e Pasha PG. Infatti, Killa, in una recente intervista, ha dichiarato che fu proprio Pasha a cercarlo.

Questi elementi possono essere le basi per far crescere la popolarità del rap italiano anche in campo internazionale. Ma qui sorge spontanea una domanda: c’è veramente un modo per colmare il gap tra la musica italiana con il dominio americano?

Scritto da Justin Savage 5F

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