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Gli studenti insorgono ancora

l 18 ottobre 2018 sono scesi in piazza migliaia di studenti in tutta Italia per manifestare contro l’inadeguato sistema scolastico. La protesta è nata per diversi motivi:

  • i costi troppo elevati dei percorsi di studio;
  • i disagi derivati dall’alternanza scuola-lavoro;
  • la didattica troppo formale, che non tiene sempre conto della crescita personale degli studenti;
  • la poca sicurezza nelle scuole, a causa di edifici troppo vecchi e fatiscenti.

Sotto accusa anche le politiche del nuovo governo "Dov'è il tanto sbandierato cambiamento che questo governo avrebbe dovuto portare? - dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Noi vediamo solo tanta propaganda, tanta violenza nelle parole, la strumentalità di chi non vuole investire su ciò che, realmente, genera cambiamento, ma solo creare l'illusione di una svolta".

A causa dei costi troppo elevati, non tutti gli studenti possono permettersi un buon percorso di studio e la vincita di una borsa di studio non garantisce una piena copertura della spesa. Durante le scuole superiori, lo studente ancora non può  avere un’autonomia economica per cui chi non ha il supporto di una famiglia agiata deve accontentarsi delle risorse proposte dai singoli istituti che, troppo spesso, sono scarse. La situazione all’università non cambia molto (soprattutto per gli studenti fuori sede), poiché anche se si prova a unire parte del proprio stipendio con il finanziamento familiare,  il risultato è che, economicamente, è difficile resistere per più di un anno, con un probabile abbandono degli studi.

Un altro tema oggetto di discussione è l’ASL (alternanza scuola-lavoro) che, introdotta  durante il governo Renzi, avrebbe dovuto prevedere il completamento di un certo numero di ore a seconda dell’indirizzo di studi e che sarebbe stata oggetto di valutazione nell’esame di stato. Con la modifica proposta dal nuovo governo M5S e Lega, il monte-ore obbligatorio dovrebbe diminuire, mentre è ancora tutto abbastanza ignoto sull’influenza che l’ASL avrà sull’esame. A parte queste “semplici” formalità gli studenti, principalmente liceali,  lamentano la modalità di attuazione dell’ASL. Infatti, negli anni passati, ci sono state accuse per progetti assolutamente incongruenti col percorso di studi e inutili a livello formativo o addirittura accuse di sfruttamento. Invece, secondo altri studenti, soprattutto di indirizzi tecnici e alberghieri , l’ASL è stata organizzata molto bene fornendo addirittura progetti che hanno offerto una prospettiva lavorativa. Quindi il governo, sicuramente, deve cercare di migliorare l’ASL, poiché è uno strumento che può realmente aiutare i ragazzi per la scelta del proprio futuro. 

La didattica della scuola italiana è rimasta quella tradizionale e in questo momento ha bisogno di modernizzarsi sia per stare al passo delle altre nazioni, sia perché il mondo del lavoro si evolve continuamente in modo molto rapido. Bisogna perciò aiutare gli studenti perché si sentono parte di questo cambiamento migliorando progetti, come appunto l’ASL, e cercando di svolgere le lezioni non solo tramite lo studio di un libro, ma usufruendo anche dei dispositivi elettronici e di musei o eventi proposti dalla propria città.

Infine, ancora nel 2018, si discute sui problemi riguardanti l’edilizia scolastica. Purtroppo, continuano ad esserci troppi edifici non a norma e i provvedimenti presi sono spesso inadeguati. Ricordiamo quando qualche anno fa, al Virgilio, un liceo nel centro di Roma costruito più di 60 anni fa,  è caduta parte del tetto perché non si sono fatti investimenti per la manutenzione o quando, durante il terremoto a L’Aquila, è crollata completamente la “casa dello studente” dove vivevano i ragazzi fuori sede perché sono stati costruiti edifici in zone sismiche senza rispettare le norme vigenti. Continuando così si mette altamente a rischio la vita degli studenti e del personale pubblico scolastico. Senza entrare in merito a questioni legate alla gestione della manutenzione delle opere pubbliche, è necessario rendersi conto che non si può sottovalutare questo argomento ma ognuno di noi deve prenderne atto onde evitare gravi tragedie.

Perciò la richiesta fatta a questo governo, anche se ancora giovane perché in carica da meno di  un anno,  è di prendere sul serio queste richieste e di trovare rapidamente delle soluzioni concrete e non solamente teoriche.

Scritto da Andrea Di Maria 5F

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