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Dillo con una parola!

C’è un modo di comunicare, quello dei sentimenti, che è usato in ogni parte del mondo, e si esprime in ogni sguardo, ogni sensazione, ogni gesto, che spesso valgono più di mille parole.

 

I sentimenti sì, sono comuni a tutti, ma in ogni lingua e paese si ha un modo di “tradurre” o “chiamare” questi sentimenti. In realtà, però, esistono alcune emozioni che non possono essere tradotte se non in una particolare lingua, una sorta di espressione universale, in grado di descrivere ciò che, apparentemente, è indescrivibile.

 

Lo psicologo inglese Tim Lomas, nel 2015, ha raccolto tutti i termini che esprimono sentimenti, emozioni ed esperienze positive in un glossario universale online (Positive Lexicography Project), in costante aggiornamento.

 

Vale davvero la pena conoscere alcune di queste parole.

 

  • SISU (finlandese): perseveranza e determinazione davanti alle avversità
  • KILIG (tagalog): le farfalle nello stomaco, quando si è in presenza di qualcuno che ci piace
  • MAMIHLAPINATAPAI (yamana): guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo
  • GIGIL (tagalog): l’impulso irresistibile di pizzicare o stringere qualcuno a cui si vuole bene
  • DESBUNDAR (portoghese): perdere le proprie inibizioni mentre ci si diverte, togliendo ogni maschera
  • YUAN BEI (cinese): sensazione di completa realizzazione 
  • WABI-SABI (giapponese): apprezzamento per la bellezza spontanea e imperfetta
  • CAFUNÉ (portoghese): la tenerezza nel gesto di passare le dita tra i capelli di qualcuno che si ama
  • FEIERABEND (tedesco): la sensazione piacevole e rilassante nell’arrivare alla fine di una giornata lavorativa faticosa
  • GJENSYNSGLEDE (norvegese): la gioia di incontrare qualcuno dopo molto tempo
  • FIRGUN (ebraico): semplice e genuina gioia nel veder accadere qualcosa di positivo a un’altra persona
  • FERNWEH (tedesco): forte bisogno di dover lasciare le circostanze della quotidianità e viaggiare per esplorare il mondo
  • NATSUKASHII (giapponese): nostalgia per il passato, comprende la gioia per le belle emozioni provate, ma anche la tristezza per i momenti che non tornano più
  • VIRAHA (hindi): consapevolezza di amare qualcuno durante un periodo di separazione
  • WALDEINSAMKEIT (tedesco): sensazione di isolamento e smarrimento, come quando si è soli in un bosco
  • WON (coreano): difficoltà di una persona a rinunciare a un’illusione per guardare in faccia la realtà
  • FORELSKET (norvegese): sensazione che si prova la prima volta che ci si innamora
  • NUNCHI (coreano): capacità di intuire il linguaggio non verbale di un’altra persona, di interpretare i suoi sguardi e leggere le sue emozioni
  • TARTLE (scozzese): momento imbarazzante quando si dimentica il nome di qualcuno subito dopo le presentazioni
  • YA'ABURNEE (arabo): la speranza che la persona che ami viva più a lungo di te, così da risparmiarti il dolore di vivere senza di lei
  • MEPAK (serbo): trovare il piacere nelle piccole cose

 

Scritto da Elisabetta Ignesti 5F

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