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Una gravidanza prematura: le parole di Ambra

Lo scorso mese ci siamo ritrovati a parlare di un tema di enorme impatto emotivo, come quello sull'aborto. Oggi mi trovo a raccontare l'esperienza di una ragazza fantastica che, rimasta incinta all'inizio del liceo, ha avuto il coraggio di affrontare e portare avanti la gravidanza e la maternità. Chiameremo questa giovane, Ambra per ovvi motivi di riservatezza. Stava attraversando un periodo molto difficile dovuto a problemi familiari e scolastici ai quali si è aggiunta l'inaspettata gravidanza. Ambra era molto intimorita dai commenti che questa sconvolgente realtà, avrebbe generato. Con l'aiuto della sua migliore amica e del padre del bambino ha informato la sua famiglia. Da una parte c'erano coloro che erano del parere che fosse troppo piccola per affrontare la situazione e che le consigliavano di abortire, mentre dall'altra c'erano coloro che la incorggiavano a tenere il bambino. La spaventava di più quel che avrebbero detto di lei a scuola, la nostra scuola. Con l'aiuto di uno psicologo e di alcuni professori è stata comunicata la situazione ai compagni di classe di Ambra. I commenti continuavano ogni volta che attraversava i corridoi della scuola. Tuttavia, questa coraggiosissima ragazza ha deciso di tenere il suo bambino e con l'aiuto dei familiari e degli amici è andata avanti a testa alta. In ogni situazione ci sono dei ripensamenti e anche lei ammette che, per un breve periodo, ha seriamente considerato la possibilità di abortire, ma, passato quel periodo, si è trovata più convinta di prima di continuare questo percorso che le avrebbe cambiato la vita per sempre. Durante questo viaggio, i rapporti con la famiglia, gli amici e i professori hanno subito enormi cambiamenti. In famiglia le relazioni dapprima complicate, sono migliorate e si sono rafforzate molto, soprattutto con la mamma, sua prima sostenitrice che l'ha assistita costantemente dal parto a quando il padre del bambino che l'ha accompagnata durante la gravidanza ha deciso di lasciarla dopo pochi mesi dalla nascita del piccolo. Con gli amici è stato complicato. Molti di quelli che lei reputava tale le hanno voltato le spalle; ma, secondo lei, è stato meglio così perché quelli che l'hanno aiutata e le sono rimasti accanto le hanno dimostrato un'amcizia vera che persiste tutt'ora. Le sue sensazioni sono state molte nel corso dei nove mesi: la grande paura che, trasformata in coraggio, l'ha convinta ad andare avanti. Man mano che il tempo passava, le aumentava l’affetto per il bimbo che portava dentro di sé. Lo sentiva muoversi, essere parte di lei e ciò la rendeva immensamente felice. L'avvicinarsi del parto, rianimava la paura, non tanto per l'arrivo del bambino ma per il dolore. Voleva effettuare un parto cesareo, ma le fu negato per via della sua giovane età. Ciò non ha modificato in alcun modo la felicità che Ambra ha provato dando alla luce il suo bambino ed ora è sempre più felice della sua scelta. Dal punto di vista scolastico ha avuto molte difficoltà, ma si è impegnata molto per non perdere troppe lezioni. Durante un periodo in cui è stata male ha avuto il pieno appoggio dai professori che la andavano a trovare e le portavano i compiti e gli appunti. Inoltre, durante l'anno scolastico, successivo alla nascita, le è stato permesso di frequentare le lezioni per tre ore al giorno in modo da poter tornare a casa ad allattare il piccolo. In questo modo è riuscita a completare il suo percorso di studi nella nostra amata scuola. Personalmente, mi sento onorata per avere conosciuto questa meravigliosa e coraggiosa ragazza che ora vive tranquillamente la sua vita libera, in compagnia del suo bellissimo bambino con il quale ha un rapporto molto bello che lei reputa fraterno. Questa storia è la dimostrazione che si possono affrontare e vivere anche le situazioni più complicate, dando valore alla vita sia dal primo istante.

 

Scritto da Martina Fara 4A

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